L'ispettore Coliandro

L'omicidio di Luigi D'Orrico – anonimo titolare di una piccola ditta che si occupa di "raccolta ed elaborazione dati" – non sarebbe un caso eclatante. Se non fosse che sono coinvolte escort, squillo d'alto bordo, e se non fosse che inaspettatamente, le indagini vengono rallentate e deviate da ordini dall'alto. Coliandro – escluso dalle indagini, ma con la volontà di rimediare agli errori passati – si trova di nuovo a indagare per conto suo. Aiutato da Simona, un'altra escort, Coliandro riesce a rintracciare l'unica testimone dell'omicidio, rivelando così una trama complessa, che passa attraverso documenti compromettenti e nascosti, fino a toccare cellule di servizi segreti colluse e gruppi di potere economici e politici.

Coliandro è un giovane ispettore presso la questura di Bologna che si trova costantemente coinvolto, suo malgrado, in situazioni più grandi di lui. Nonostante ciò, Coliandro non si tira mai indietro, anche se la sua distrazione e la sua mancanza di abilità investigative finiscono sempre per metterlo nei guai. Durante le sue indagini, Coliandro riceve l'aiuto dei suoi colleghi, gli ispettori Trombetti e Gamberini, e dell'agente Gargiulo. Tuttavia, il suo superiore, il commissario De Zan, e la dottoressa Longhi sono costantemente pronti a mettergli i bastoni fra le ruote. Non hanno mai approvato le iniziative personali di Coliandro e non nutrono grande fiducia in lui. In ogni caso, Coliandro viene aiutato da una ragazza diversa in ogni indagine (una testimone, un'amica, una parente della vittima), che fornisce informazioni utili per risolvere il caso. Coliandro si infatua sempre di questa ragazza, ma alla fine della vicenda si ritrova, come sempre, solo e deluso.